Una discesa di venti posizioni, dal 79esimo al 99esimo posto, nella classifica delle città in grado di attrarre ‘cervelli’: dal rapporto 2019 del Global talent attractiveness index, presentato a Davos ed elaborato dal gruppo Adecco, Torino, pur risultando in lieve crescita nell’indice complessivo, è fanalino di coda, sul fronte dei talenti, rispetto alle altre tre città italiane presenti in graduatoria, Milano, Bologna e Roma. A pesare sul bilancio negativo del capoluogo subalpino sono le carenze nel settore delle infrastrutture, in particolare le linee di comunicazione, oltre che la scarsità di lavoro, la poca qualità della vita e dell’ambiente. Basse anche le performance in connettività e accesso ai servizi, positivi invece gli aspetti legati alla formazione.
Torino, fanalino di coda per i talenti
Secondo una recente indagine, rispetto a un anno fa il capoluogo subalpino ha perso venti posizioni nella graduatoria delle città in grado di attrarre ‘cervelli’.