Torino ospiterà la Giornata nazionale dei migranti

Domenica 27 settembre – La Chiesa italiana ha scelto le diocesi piemontesi per celebrare la prossima Giornata dei Migranti. Fitto il programma sotto la Mole. Il direttore dell’Ufficio pastorale migranti: «scelta la Chiesa subalpina per la sua tradizione di accoglienza»

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Non a caso la Fondazione Migrantes, l’organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana che si occupa dell’accoglienza dei migranti, ha scelto le diocesi del Piemonte e della Valle d’Aosta come sede principale per la celebrazione in Italia della 106ª Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, che sarà celebrata domenica 27 settembre prossimo. Nella Cattedrale di Torino, in diretta su Rai 1 alle 11, mons. Cesare Nosiglia presiederà la celebrazione eucaristica della Giornata, sui temi del messaggio del Papa «Costretti a fuggire come Gesù Cristo» che Francesco ha scritto il 13 maggio scorso (il testo integrale nel sito www.migranti.torino.it). L’anno scorso la celebrazione della giornata si era tenuta il 29 settembre con la concelebrazione eucaristica presieduta da Papa Francesco in piazza San Pietro.

«Siamo onorati della scelta della Cei nei confronti della Chiesa piemontese: l’impegno delle nostre diocesi per i migranti e i rifugiati ha una lunga tradizione, a partire dai santi sociali che accoglievano i contadini dalle campagne, all’emigrazione dal Sud Italia nel Dopoguerra ed ora con le nuove migrazioni dal Sud del mondo e dai Paesi in guerra come la Siria», ricorda Sergio Durando, direttore dell’Ufficio pastorale migranti della diocesi di Torino. «Uno sforzo che continua: dalla vicenda dell’ex Moi che ha avuto risonanza nazionale dove l’impegno della diocesi di Torino a mettere in rete tutte le istituzioni per non creare conflitti nello sgombero delle palazzine occupate e trovare soluzioni di accoglienza per le famiglie di migranti, mettendo insieme tutte le forse in campo; alla diocesi di Saluzzo in prima linea  nel sostegno alla manodopera straniera sfruttata nella filiera della raccolta della frutta; alla diocesi di Susa in campo nell’accoglienza dei clandestini che rischiano la vita per varcare il confine francese fino all’impegno di tutte le diocesi nel difficile periodo dell’emergenza covid che ha messo in ginocchio le fasce più deboli delle popolazione tra cui gli immigrati».

Sergio Durando

La Giornata, sottolinea Sergio Durando, non è solo la celebrazione della Messa in diretta Rai, «ma per le nostre diocesi, che stanno mettendo a punto le settimane che precedono la Giornata, è un’occasione per riflettere, pregare e valorizzare il tema della mobilità umana e dell’accoglienza che ci coinvolge tutti, sia come comunità cristiana che come cittadini italiani, popolo con una storia di emigrazione che prosegue anche ai nostri giorni. La Giornata ci richiama tutti a un cambio di mentalità e a considerare che il migrante non è solo un problema, ma una risorsa. La mobilità non riguarda solo chi sbarca a Lampedusa: il migrante è uno di noi perché la mobilità è parte della storia dell’umanità, riguarda i nostri nonni e i nostri figli: migrante, come ricorda il Papa, è stato Gesù Cristo.

Del resto, come ha richiamato più volte il Papa, figlio di emigranti piemontesi in Argentina, la Giornata dei Migranti è stata istituita in Italia nel 1914 in Italia, sotto il Pontificato di Pio X, e dietro sollecitazione anche di vescovi come Scalabrini e Bonomelli, allo scoppio della Prima guerra mondiale e di fronte al dramma di tanti profughi e rifugiati, soprattutto italiani che, emigranti «gittati» («gettati» come diceva mons. Bonomelli) all’estero, perdevano ogni cosa ed erano costretti a rientrare in Italia.

Come di consueto in preparazione alla Giornata, la Fondazione migrantes promuove un Corso di Alta formazione sui temi delle sfide dell’emigrazione rivolto ai Direttori della Pastorale Migrantes della diocesi e ai collaboratori. I lavori, 50 i partecipanti attesi, si terranno a Villa Lascaris a Pianezza da lunedì 31 agosto a venedì 4 settembre. La giornata di giovedì 3 in particolare sarà incentrata sull’incontro con le realtà dell’accoglienza torinese (tra cui il Sermig) e sarà conclusa con la Messa presieduta da mons. Nosiglia.

Gli appuntamenti nella diocesi di Torino

Sono numerose le iniziative che si stanno organizzando nelle diocesi piemontesi in preparazione della 106ª Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. Momento centrale, domenica 27 settembre, la Messa presieduta in Cattedrale da mons. Cesare Nosiglia alle 11 in diretta su Rai 1 animata dal coro multietnico della diocesi di Torino. Parteciperanno le comunità etniche e i rappresentanti Migrantes del Piemonte e della Valle d’Aosta.

Questi i principali appuntamenti in diocesi tutti a partecipazione gratuita ma con prenotazione obbligatoria per via delle restrizioni covid alla mail: prenotazioni@upmtorino.it.

*31 agosto alle 21, Pianezza, chiesa Ss. Pietro e Paolo: spettacolo, «Migranti. Quando a partire eravamo noi»: storia dell’emigrazione degli italiani che dal 1876 al 1976 ha assunto la forma di un esodo.

*3 settembre alle 21, Torino, Centro congressi Santo Volto (via Borgaro 1): spettacolo, «Pierre e Mohamed» monologo teatrale tratto dal libro omonimo ambientato in Algeria che narra la storia di Pierre Claverie – il vescovo di Orano beatificato da papa Francesco – e dell’amico musulmano Mohamed Bouchikhi, assassinati insieme in Algeria il 1° agosto 1996 dallo stesso terrorismo islamista che colpì anche i monaci di Tibhirine.

*9-16-23-30 settembre alle 21, Torino, Cortile del Distretto sociale Barolo (via Cottolengo 24/a): Cineforum sui temi della mobilità umana.

*12 settembre dalle 14 alle 18, Cortile del Distretto sociale Barolo (via Cottolengo 24/a)Meeting tra i giovani sul messaggio del Papa per la Giornata mondiale del migrante e rifugiato.

*26 settembre alle 17.30, Torino, Sala conferenze Ufficio pastorale migranti via Cottolengo 22, presentazione del libro «Passi di Pietra» dell’artista siriano Nizar Ali Badr che narra la storia di una famiglia di profughi. Seguirà l’inaugurazione della mostra «Lib(e)ri in cammino» di Dario Caprioli.

 

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