Torino vara il Piano freddo, dalla Diocesi oltre 150 posti

Dormitorio in piazza d’Armi al posto della Pellerina – Il Comune di Torino in rete con la Diocesi, l’Asl, il Terzo settore e la Compagnia di San Paolo ha potenziato i servizi per le persone senza fissa dimora nell’ambito del «Piano di contrasto alle povertà 2018-2019». L’Arcivescovo Nosiglia ha presentato il contributo della Diocesi nei progetti di accoglienza e inclusione

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Con l’arrivo della stagione fredda il Comune di Torino in rete con la Diocesi, l’Asl, il Terzo settore e la Compagnia di San Paolo ha potenziato i servizi per le persone senza fissa dimora nell’ambito del «Piano di contrasto alle povertà 2018-2019» messo a punto dall’assessorato alle politiche sociali.

Il pacchetto di interventi straordinari, presentato martedì 20 novembre a Palazzo Civico, prevede la disponibilità di circa 670 posti letto, attraverso l’incremento di quelli nei centri comunali, nelle accoglienze della diocesi e delle associazioni del privato sociale aperti tutto l’anno, e l’allestimento di una struttura temporanea d’accoglienza in piazza d’Armi con moduli abitativi in grado di accogliere fino a 100 persone: sostituirà il ricovero della Pellerina che non garantiva condizioni di accoglienza dignitose.

«Il piano», ha sottolineato l’Arcivescovo mons. Cesare Nosiglia, «vuole mettere al centro la persona trasformando una soluzione di emergenza in una prospettiva di percorso in grado si sostenere chi vive nella fragilità in un cammino di evoluzione dalla povertà all’inclusione, al lavoro, alla casa. Dobbiamo ancora lottare per l’accoglienza diffusa che sensibilizzi tutta la nostra città e i comuni dell’area metropolitana a creare non solo servizi ma occasioni di percorsi di promozione umana, filiere di azioni e sostegni coordinate tra loro».

Il Comune mette a disposizione un altro piano di «Casa Farinelli» (via Farinelli 40/1), ristrutturata lo scorso anno, dove verranno accolte 20 famiglie sfrattate (60 persone). «Si tratta di una soluzione», ha sottolineato l’assessore al welfare Sonia Schellino, «che punta, almeno temporaneamente, ad attenuare il disagio abitativo dei nuclei familiari in difficoltà fornendo loro un’opportunità per iniziare a riprogettare il proprio futuro».

Per quanto riguarda invece la prima accoglienza per i senza dimora, il pacchetto di interventi prevede, da dicembre a marzo, l’aumento dei posti letto nei centri di ospitalità notturna, con l’ampliamento dell’orario di apertura, dalle 17 del pomeriggio alle 9 del mattino, l’allestimento di strutture temporanee di accoglienza, una maggiore attività di monitoraggio e assistenza in strada e il coinvolgimento di realtà del Terzo settore nell’offerta di soluzioni abitative temporanee a cui si affiancano attività di inclusione sociale.

La rete di coordinamento facente capo alla Diocesi mette a disposizione 115 posti letto, con previsione di ospitare nel periodo invernale oltre 150 persone senza dimora. I posti sono suddivisi in sei accoglienze:

  1. «Casa Betania» in Arcivescovado (via Arcivescovado 12C) – 25 posti letto per uomini – gestione operativa del Centro Torinese di solidarietà (Cts)
  2. «Accoglienza di Abramo» presso la sede del Seminario Metropolitano (via XX Settembre 81) – 20 posti letto per uomini – gestione operativa del Sermig
  3. «Accoglienza Tre Angeli» presso la sede del Seminario Metropolitano (via Cappel Verde 6, primo piano) – 20 posti letto per uomini – gestione operativa del Sermig
  4. «Comunità del Corso» presso la sede di Villa Pellizzari (corso Casale 396) – 20 posti letto per uomini con problemi di dipendenza– gestione operativa del Cts
  5. «Comunità Superga» presso la sede di Villa Pellizzari (corso Casale 396 bis) – 8 posti per uomini con problemi di dipendenza – gestione operativa del Cts
  6. «Protagonista donna» presso la sede dell’Rsa Carlo Alberto (corso Casale 56) – 15 posti per donne – gestione operativa del Cts

In episcopio  nella casa del Vescovo vengono ospitate altre cinque persone.

Ciascuna struttura mette a disposizione da un minimo di 15 ad un massimo di 25 posti in modo da rendere il servizio il più umanizzante possibile. Sono a disposizione anche i centri di accoglienza diurna gestiti dalla Caritas Diocesana «La Sosta … con gli amici di Gabriele» (via Giolitti 40) e il «Balsamo di Filomena» che accoglie persone senza dimora ammalate in via Arcivescovado 12C.

Infine il Comune ha previsto anche il rafforzamento delle attività svolte in strada per i senza dimora (salgono infatti a due gli equipaggi della Boa Urbana Mobile, il servizio itinerante notturno che contatta, monitora e offre assistenza) e l’apertura anche il sabato e la domenica dell’ambulatorio sociosanitario “Roberto Gamba” di via Sacchi 49, a poche centinaia di metri dalla Stazione ferroviaria di Porta Nuova, gestito in collaborazione con l’Asl di Torino.

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