A Bakhmut, in russo Artemivsk, nell’ovest del Donetsk, nel Donbass, si combatte da mesi senza che il fronte di sposti. La Russia ora fa ‘terra bruciata’ con l’artiglieria e gli aerei: vuole assicurarsi il pieno controllo della città, che prima della guerra aveva quasi 80 mila abitanti e che oggi ne conta appena 10 mila. A Mosca come a Kiev, a Bruxelles come a Washington, gli analisti sono convinti che prendere o meno Bakhmut non cambi le sorti del conflitto. Eppure, ogni giorno, le forze ucraine sostengono decine di attacchi russi; e ci sono perdite pesanti dalle due parti, caduti, feriti.
Per continuare a leggere l’analisi di Giampiero Gramaglia acquista La Voce e il Tempo del 16 aprile 2023 in edicola