Ancora una volta al Santuario della Consolata, mons. Nosiglia affiderà a Maria la preghiera che è nel cuore di chi assiste impotente al dramma della guerra, di chi si sta adoperando per aiutare i profughi, di chi soffre per i lutti, le separazioni, la distruzione che il conflitto in Ucraina ha generato. Un affidamento che risponde all’invito che lo scorso 16 marzo Papa Francesco ha rivolto a tutti i Vescovi del mondo e ai loro presbiteri, a unirsi con lui nella preghiera di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore Immacolato di Maria nel giorno della Solennità dell’Annunciazione, venerdì 25 marzo. «Vuole essere un gesto della Chiesa universale», ha scritto il Papa, «che in questo momento drammatico porta a Dio, attraverso la Madre sua e nostra, il grido di dolore di quanti soffrono e implorano la fine della violenza, e affida l’avvenire dell’umanità alla Regina della pace».
Il Papa compirà l’atto di affidamento – che gli era stato chiesto ad inizio marzo in una lettera dai Vescovi cattolici di rito latino dell’Ucraina – durante la Celebrazione della Penitenza che presiederà alle 17 nella basilica di San Pietro. E nelle stesse ore dunque in tutto il mondo l’invito a invocare l’intercessione di Maria. Così nella nostra diocesi mons. Nosiglia pronuncerà la preghiera di consacrazione – alla quale possono unirsi spiritualmente tutte le comunità della diocesi, e in particolare modo i santuari – al termine della Messa celebrata al santuario della Consolata alle 18 del 25 marzo.
Le iniziative di preghiera
Non solo il 25 marzo, ma in queste settimane parrocchie, associazioni, congregazioni religiose propongono veglie e appuntamenti di preghiera. In particolare, tra gli altri, a Pino Torinese lunedì 28 marzo alle 21 nella chiesa parrocchiale di via Maria Cristina si tiene una serata di preghiera con il Sermig: ci saranno momenti di preghiera comunitaria e raccolta di offerte da destinare tramite il Sermig alle necessità urgenti legate al contesto bellico. Nel corso della serata verrà anche proiettato un video di aggiornamento sulla situazione degli aiuti umanitari. Nella parrocchia di Santa Teresina a Torino lunedì 21 marzo la preghiera organizzata dall’Up 3 è stata invece accompagnata dalla testimonianza di una donna accolta da una famiglia del quartiere e dal parroco ucraino di San Giorgio, don Andriy Vakhrushev.
Mentre sempre il Sermig propone una «Catena di preghiera per la pace»: un invito a gruppi, parrocchie, associazioni a scegliere un giorno della settimana da dedicare, in ogni sua ora, all’invocazione alla pace.
«Nel giorno scelto», invita Ernesto Olivero, «ogni gruppo si organizzerà in modo autonomo, assegnando le ore della giornata alle persone che sono disponibili. Ogni persona potrà dedicare un’ora alla preghiera per la pace, offrendo ciò che sta facendo, là dove si trova. Un’ora del proprio tempo offerto per la pace: l’offerta di un tempo della propria giornata che diventa affidamento a Dio, invocazione, preghiera in unità con tanti altri. Si potranno anche coinvolgere monasteri del territorio, amici ammalati, per coprire sempre più ore del giorno e della notte ed essere sempre di più». All’Arsenale della Pace inoltre continua ogni sera, dalle 21 alle 22, l’ora di adorazione aperta a tutti per la pace: «l’ora del cuore disarmato».
La Colletta Caritas
Continua la Colletta Caritas (i riferimenti sul sito www.caritas.torino.it) che ha già raggiunto i 181 mila euro destinati all’aiuto immediato che stanno fornendo le chiese di Polonia, Romania, Moldavia, Ungheria, Slovacchia. Alba e Asti le diocesi già coinvolte dalla rete nazionale Caritas per dare un tetto temporaneo ad alcune delle oltre 600 persone trasferite in Italia dalla Polonia il 22 marzo attraverso un corridoio umanitario (3 voli) attivato da Caritas italiana in collaborazione con la ong Solidaire e il supporto di Open Arms.
Accoglienza
Si intensificano gli arrivi di profughi e via via si organizza anche l’accoglienza e la Pastorale Migranti continua a raccogliere le disponibilità di alloggi e posti letto (scrivere a segnalazioni@upmtorino.it) e ha messo a disposizione in una pagina web (Qr code a lato) tutte le informazioni utili, anche in lingua ucraina, per chi viene accolto.
Tra gli arrivi di questi giorni in particolare sono stati accolti martedì 22 marzo alla Piccola Casa della Divina Provvidenza di Torino 12 profughi ucraini con disabilità fra gli 83 che la Croce Rossa Italiana ha fatto evacuare da Leopoli e accompagnato in Italia. La Piccola Casa appena appresa la notizia la sera del 21 marzo si è subito attivata per offrire ospitalità in una delle Rsa del Cottolengo di Torino, la famiglia Santi Innocenti, dove erano a disposizione proprio 12 posti. L’accoglienza è stata possibile anche grazie alla cooperativa «Crescere 1979» che ha fornito il personale necessario. Inoltre l’Ospedale Cottolengo ha immediatamente offerto disponibilità per eventuali necessità medico-sanitarie delle persone accolte.
Allo stesso tempo il Social Housing «CiVivo15» della Piccola Casa (via Cottolengo 17), in sinergia con l’Ufficio per la Pastorale Migranti della Diocesi di Torino, è a disposizione per accogliere le famiglie ucraine arrivate in Piemonte in attesa di una sistemazione stabile. Al momento è accolta una famiglia.
Concerti, bandiere, rosari
Si moltiplicano anche iniziative solidali volte a rilanciare la colletta Caritas o la raccolta del Sermig o di sensibilizzazione al tema della pace. Tra gli altri, martedì 29 marzo alle 20.30 nella Basilica di Maria Ausiliatrice gli allievi del liceo classico musicale Cavour di Torino terranno un concerto per raccogliere fondi per l’accoglienza dei profughi ucraini. La serata è promossa dal preside Vincenzo Salcone con i docenti dell’Istituto e dal rettore don Michele Viviano.
In occasione delle Messe di sabato 26 e domenica 27 marzo la comunità parrocchiale Sant’Anna di Torino (via Medici 63) sosterrà, come gesto della Quaresima di fraternità, la popolazione ucraina attraverso una vendita di Rosari realizzati dal «gruppo laboratorio» della parrocchia il cui ricavato sarà devoluto alla Caritas Diocesana per l’emergenza Ucraina. Nel corso della realizzazione il gruppo che ha confezionato i Rosari in particolare ha anche offerto la propria preghiera per la pace.
La parrocchia Santa Maria Goretti ha invece invitato i fedeli a realizzare a uncinetto delle mattonelle colorate per realizzare una grande bandiera della pace che dopo Pasqua verrà disfatta e il ricavato per ogni piastrella acquistata andrà al Sermig.
Numero Verde
La Regione Piemonte ha messo a disposizione un numero verde (011.4326700), operativo dalle 8 alle 20, e riservato a chi ha bisogno di informazioni su servizi utili, accoglienza, sostegno. Al call center, una iniziativa della Regione in collaborazione con il Consolato ucraino e la onlus Danish Refugee Council, rispondono otto operatori di madrelingua. I cittadini in fuga dalla guerra accolti dalla Regione riceveranno anche un codice Stp (Straniero Temporaneamente presente) che consente l’accesso a tutte le cure sanitarie.
Sport
La Uisp (Unione Italiana Sport Per tutti) Piemonte inoltre si propone, per accogliere nelle attività da essa organizzate e con le associazioni sportive affiliate, bambini e bambine ucraini, profughi di guerra, per donare loro un po’ di gioia, movimento e spensieratezza. Per informazioni: piemonte@uisp.it.