Torino è verde, non solo per i suoi parchi e giardini, ma anche grazie ai suoi atenei. Il GreenMetric 2020, la classifica internazionale che valuta la sostenibilità ambientale e sociale di più di 900 campus universitari nel mondo, colloca l’Università di Torino al secondo posto in Italia ed il Politecnico al terzo, davanti solo Bologna.
In questo complesso 2020 a livello globale Unito scala la classifica collocandosi al 22° posto su 912 università partecipanti, il Poli è distanziato di poche incollature, 25esima posizione al mondo. Pubblicato in questi giorni lo studio è elaborato annualmente dall’Università dell’Indonesia (UI) e valuta in modo approfondito gli impatti e le azioni delle università relativamente alle politiche per lo sviluppo sostenibile delle infrastrutture dell’Ateneo, alle azioni sui consumi e sulle scelte energetiche, sul sistema di gestione dei rifiuti, sul recupero e trattamento delle acque, sulle scelte per il miglioramento dei trasporti e della mobilità attiva e infine sull’attenzione che ogni Ateneo pone alle tematiche di sostenibilità ambientale e sociale nella sua ricerca e offerta didattica.
La filosofia dietro al Green Metric è quella delle 4 “E”, ambiente (environment), economia (economics), equità (equity) ed educazione (education).Questo risultato riflette l’attività della Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) che tramite la Rete delle Università Sostenibili (RUS) presieduta da Patrizia Lombardi, pro rettrice del Politecnico, ha concertato criteri omogenei per il conferimento dei dati da parte delle 31 università italiane presenti.
«Nel 2015 – ha ricordato la prorettrice e coordinatrice del Green Team del Poli – eravamo nelle ultime posizioni della graduatoria internazionale e gradualmente siamo risaliti, risultato che conferma la validità del percorso avviato che vede coinvolta tutta la comunità del nostro ateneo su queste tematiche».