Hanno voluto chiamarlo lo «Scrigno delle emozioni», una stanza appositamente attrezzata che, dallo scorso 21 dicembre, permette agli ospiti della Casa di Riposo «Ospedale G. Arnaud» di Volpiano la possibilità in tutta sicurezza, di poter vedere, parlare, ma soprattutto abbracciare gli amici ed i famigliari in visita.
Un’ iniziativa molto apprezzata dai degenti e dai parenti che da mesi, causa Covid, non si sono potuti incontrare. Una situazione insostenibile che ha risvolti psicologici devastanti per gli anziani, ma non solo, che patiscono la mancanza di relazioni.
Le Rsa, fin dal primo lockdown sono state costrette a chiudere ogni visita proveniente dall’esterno per proteggere i propri ospiti dal contagio. Mesi e mesi di prolungato allontanamento da volti amici e famigliari, rotto solo da fugaci telefonate, per più i fortunati da videochiamate o sguardi rapiti da lontano attraverso i vetri di una finestra. Un vero dramma nel dramma per coloro che non hanno avuto la possibilità di avere un contatto, una relazione sociale minima con i propri cari ricoverati.
Ora a Volpiano, grazie a questa struttura realizzata, uno scrigno in vetro ed alluminio dotato di due fori con guanti, è possibile far incontrare parenti ed ospiti e addirittura prendersi per mano nella più totale sicurezza. Inoltre, ai famigliari che intendono visitare gli ospiti della Casa di Riposo, prima di entrare nella struttura, viene anche effettuato un tampone rapido. «Abbiamo ricevuto questa richiesta» spiega Franco Rolando, presidente della casa di riposo Arnaud «da molte persone, in particolare da parenti che arrivano da lontano ed è stata realizzata grazie al contributo di alcune famiglie di Volpiano».
Un gesto molto apprezzato fin da subito. Una possibilità in più offerta a tutti gli ospiti ed alle loro famiglie per poter riassaporare la gioia di uno sguardo, di un sorriso, una emozione da conservare nello scrigno dei ricordi più cari, una speranza anche quando il dolore e la malattia sembrano aver il sopravvento su tutto.